Il Boxing Club Firenze e 

La Storia del suo Maestro Giovanni Nepi

da alcuni scritti lasciati dal nostro grande Maestro:


Di Giovanni Nepi e della sua vita noi, suoi allievi, sapevamo ben poco. Anche la famiglia sa poco. Non si e' mai sposato, ha vissuto con una sorella. Sono vivi una nipote ed i figli di un altro nipote, ma non conoscono molto della sua vita. Altri suoi amici o coetanei sono scomparsi, l'ultimo tempo fa, il Presidente del Boxing Club Firenze Farfallini. Giovanni Nepi per noi giovani, era il Maestro di Palestra, poco ci importava del resto. Per i ragazzi di quei tempi, dopo il lavoro, in San Frediano, c'era poco da fare, quindi andare a vedere o fare boxe poteva essere interessante. Nepi oltre che Maestro di Pugilato per tutti noi e' stato anche Maestro di vita, di educazione. E' stato sempre esempio di onesta', non a caso diceva "lo sport del pugilato, e' lo sport della lealta', ci si misura tra uguali, solito peso con delle regole ben precise e chi non rispetta le regole, perde". Era un secondo padre, dispensatore di consigli e di aiuto.  Di sicuro era Fiorentino Doc, "un Sanfredianino" si diceva a quei tempi, perche' era di San Frediano. Dal recupero di alcune sue lettere, scritte intorno al 1970 si e' ricostruito e si copia quanto segue: nato a Firenze il 3 agosto 1910, inizia l'attivita' pugilistica nel 1928, in 5 anni di dilettantismo ha sostenuto circa 150 incontri da peso gallo e piuma, con pochissime sconfitte, tutte ai punti. I suoi Maestri erano Quintilio e Ubaldo Farabullini, figure mitiche in quei tempi, (Ubaldo Farabullini e' stato massaggiatore della Fiorentina Calcio}. Nel 1933 (la sua scheda in Comitato Regionale parla di iscrizione alla F.P.I. in quell'anno} diventa professionista  cogliendo "buoni allori", ma desideroso di dedicarsi all' lnsegnamento, inizia ad aiutare il suo maestro in Palestra;  comincia quindi ad allenare la Squadra Universitaria Fiorentina di Pugilato e ai successivi Campionati Italiani Universitari, vincono i suoi allievi: Pedate Antonio nei mosca e Scaricci nei piuma. Pur continuando l'attivita' agonistica (a quei tempi si potevano fare ambedue le attivita', insegnare e gareggiare ), gli fu chiesto di organizzare la squadra  del Gruppo Rionale delle Cure. Arrivo' a formare una squadra di valore Nazionale fra cui sono da ricordare, gli Azzurri Dani Lorenzo peso gallo ed il peso massimo Gino Latini. Organizza inoltre, vari gruppi pugilistici sia in Provincia che in Regione, tanto da diventare contemporaneamente Pugile, Insegnante ed Organizzatore.  Durante la II  Guerra Mondiale, parte militare, ma viene fatto prigioniero e deportato in Germania, dove rimane per due anni fino al 1945. La sua tessera del 1946 porta il n. 13. Al suo rientro in Italia, confessa che la passione per il pugilato e' integra; si incontra con Carlo Raddi, ex pugile e padre del Campione Italiano Dilettanti ed ottimo professionista degli anni 50/60 Luciano Raddi. A Carlo Raddi, altro grande del pugilato fiorentino, si deve la ripresa della boxe a Firenze nel dopoguerra, oltre all' esibizione a Firenze, inserito nelle Forze Armate Alleate, del futuro Campione del Mondo del pesi Massimi, J. J. Walcott. Insieme creano la Sezione Pugilato della Sempre Avanti Juventus, con sede nella Palestra, Caiani in via della Chiesa, in coabitazione con la Sezione Lotta. Da quel momento, la Sempre Avanti Juventus di Firenze si inserisce ai vertici Nazionali, suoi atleti dagli anni 50 fino al 1966, anno dell'alluvione,  primeggiano su tutti i ring d'ltalia molteplici atleti della Nazionale come Raddi Luciano, Canali Ennio, Bini Roberto, Sezzatini Paolo, Mazzinghi Sandro, Piazza Luciano, Peri Giovanni, per citare solo alcuni dei piu' conosciuti. Mazzinghi e Piazza vincono insieme in America il titolo di Campioni Mondiali Militari di Pugilato e molte volte la Societa' Fiorentina, unica in campo Nazionale, inserisce due ed anche tre dei propri pugili nella rosa della Nazionale, unica fra le societa' Italiane dell'epoca. Spesso tali atleti (Piazza e Mazzinghi) vincono, prima della fine del match su ring stranieri. Sappiamo tutti della brillante carriera fatta da Mazzinghi, diventato un mito dello sport italiano, e di Piazza diventato professionista e Campione d'Italia, la cui attivita' dovette interrompere per un brutto incidente automobilistico. Molti sono i professionisti che nascono a Firenze: Loris Bardi e Salvatore Spera,  giusto per ricordarne alcuni, ma la Palestra di San Frediano e' meta anche di altri Professionisti quali Mario D' Agata a quei tempi Campione d'ltalia, d'Europa e del Mondo, Nedo Stampi, Luciano Raddi, e perfino il grande Duilio Loi. Con l' alluvione nel 1966, si scioglie la sezione Pugilato della Sempre Avanti Juventus. Giovanni Nepi con altri amici:  il Presidente Franco Farfallini, i Vice Presidenti: Maranghi e Casini, il Direttore Sportivo Fiore Moretti (in seguito per 25 anni Presidente del C.R.T. della F.P.I.), il suo fedele collaboratore Vasco Caiani e il giovane aiutante Arduino Mantellini, creano la Societa' BOXING CLUB FIRENZE, ma non avendo una sede, vagano ospiti di varie consorelle, fino a quando il Comune di Firenze le assegna uno spazio nella vecchia mensa, trasformata poi in palestra di Piazza Torquato Tasso. Tutto cio' grazie all'intervento economico di tutto il Consiglio: la passione per il Pugilato puo' tutto. Riparte, in questo modo,  la storia di Giovanni Nepi che trasforma, in poco tempo, la nuova societa' portandola ai vertici nazionali. Contemporaneamente il C.O.N.I. costruisce alcune Palestre specialistiche per il  Pugilato,  fra le quali "La Montagnola", che viene assegnata nel 1975 al B.C.F. A questo punto la citta' di Firenze riesce nuovamente ad ospitare avvenimenti Nazionali ed Internazionali e i nuovi atleti fiorentini vincono su tutti i ring Italiani e stranieri, laureandosi spesso Campioni Italiani Dilettanti e Professionisti. Alcuni di loro ottengono la convocazione in Nazionale, ad esempio Claudio Tanda, Franco Siddu, Massimo Pagani, Riccardo Giamberini, Gaetano Ardito, Paolo Roncaglia, Santo Tallarita, Celestino Campofiloni, Paolo Bartolozzi, Giancarlo Sernissi e l'ultimo il gia' campione d'Italia Leonardo Turchi. Inoltre il Settore Giovanile del B.C.F. coglie importanti titoli sia per singoli che per societa' ai Campionati Toscani ed Italiani di Settore con: Salvatore Minichello, Mario Spissu, Gianni Giamberini ed altri. Nei primi anni '80 Giovanni Nepi lascia la guida della Societa' al suo fidato collaboratore Vasco Caiani. Il 15 luglio 1994, dopo una breve malattia Giovanni Nepi muore e la salma fu esposta nella Palestra della Montagnola.  L'avvenimento fu di estremo dolore per tutti quelli che lo avevano conosciuto.  Dei riconoscimenti ottenuti da Giovanni Nepi, data la sua naturale riservatezza, si sa poco. Da ricordare sono la STELLA DI BRONZO DEL C.O.N.I e la nomina a CAVALIERE DELLA REPUBBLICA PER MERITI SPORTIVI, concessagli nel 1960.